WEEK-END SCHEDA IN PDF
di Annibale Ruccello,
con Margherita Di Rauso, Giulio Forges Davanzati, Lorenzo Grilli
scene Francesco Ghisu |
costumi Lucia Mariani |
disegno luci Marco Laudando |
regia Luca De Bei |
produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini

Tournée
4-9 aprile 2017 Napoli, Teatro Bellini
12-14 gennaio 2017 Palermo, Teatro Libero
10 gennaio 2017 Cittá della Pieve, Teatro degli Avvaloranti
13-18 dicembre 2016 Milano, Teatro Elfo Puccini
2-7 febbraio 2016 Napoli, Piccolo Bellini
28 febbraio 2014 Gioiosa Ionica, Teatro Gioiosa
23 febbraio 2014 Scorzè, Teatro Elios Aldó
22 febbraio 2014 Mira, Teatro Villa dei Leoni
21 febbraio 2014 Lonigo, Teatro Comunale
7-09 febbraio 2014 Pistoia, Teatro Manzoni
27 ottobre 2013 Soverato, Teatro del Grillo
26 ottobre 2013 Caserta, Teatro Don Bosco
24 settembre – 20 ottobre 2013 Roma, Teatro della Cometa PRIMA NAZIONALE

RECENSIONI

LA REPUBBLICA Rodolfo Di Giammarco – 29 Settembre 2013
“Nel bellissimo Week End, scritto da Annibale Ruccello nel 1983, tre anni prima di morire, e di cui ora ammiriamo un’edizione lucida, patologica e accuratissima con regia di Luca De Bei. L’insegnante è una strenua, cerea, alienata, e spietata di dentro Margherita Di Rauso.”

LA STAMPA Masolino D’Amico – 30 Settembre 2013
“Margherita Di Rauso, da molti anni comprimaria di infallibile bravura, ha così modo di scavare proficuamente in una creatura dalle molte sfaccettature – la vernice di rispettabilità, il retroterra paesano da cui costei si è emancipata ma che riemerge nei momenti di tensione, la sensualità che si libera in un momento di baccante; ed è di volta in volta dimessa e sexy, ispida e allettante, spaventata e aggressiva [….]. Margherita Di Rauso è l’eccellente interprete della piéce scritta da Ruccello. Con lei Giulio Forges Davanzati e Brenno Placido nei panni delle sue vittime.”

IL MATTINO Enrico Fiore – 5 febbraio 2016
“[…] Luca De Bei illustra un tale quadro praticando in pari tempo un realismo che (a partire dall’insistere sulle cadenze dialettali) si nega per accumulo e (consideriamo quella Ida che accarezza la borsa degli attrezzi di Narciso come se fosse il corpo di lui) la rarefazione simbolica. E al centro di tutto, poi, si colloca – tanto crudele quanto innocente – la straordinaria Ida di Margherita Di Rauso. Sì sono bravi pure Giulio Forges Davanzati (Narciso) e Gregorio Valenti (Marco). Ma lei, Margherita, è una cosa assolutamente diversa: sospesa fra melodramma e strazio, trasforma le sue parole in carne e sangue. E così le sentiamo nostre, con l’illusione di sempre che – nei minimi interstizi fra l’una e l’altra di quelle, come nei sussulti della coscienza fra l’uno e l’altro giorno – possa per ipotesi accamparsi la vita.”

L’UNITÀ Francesca De Sanctis – 27 Settembre 2013
“È un testo molto interessante, delicato e duro, che ci racconta ancora una volta una storia di una solitudine estrema, di una alienazione che diventa trasgressione e violenza […]. Lo spettacolo ha appena inaugurato la stagione del Teatro della Cometa affidando il racconto di questo noir psicologico a un’attrice molto “ruccelliana”, Margherita Di Rauso affiancata dal versatile Giulio Forges Davanzati e dal giovanissimo Brenno Placido […]. Potente e intenso il monologo finale di Margherita Di Rauso, che seduta su una sedia ci racconta una storia familiare e dal sapore antico.”

IL CORRIERE DELLA SERA Paolo Petroni – 7 Ottobre 2013
“Una regia intensa di Luca De Bei che punta alle sfumature e le atmosfere prima che all’azione […] una protagonista, Margherita Di Rauso, davvero al meglio nella sua capacità di trasformarsi, diventando prima brutta poi seducente, opaca e quindi luminosa, sognante e violenta, in un gioco, sfrontato e intimo come il personaggio, molto basato sulla mimica e il corpo e con accanto, credibili e veri, i bell’indifferenti Giulio Forges Davanzati e Brenno Placido […] e i registi cambiano spesso, dal comico al tragico, dal malinconico all’esaltato, dalla commedia al noir, grazie a belle luci.”

LA REPUBBLICA Giulio Baffi – 5 febbraio 2016
“Sola nel suo delirio, Margherita Di Rauso è in scena al Piccolo Bellini, protagonista di “Week-end” di Annibale Ruccello. E quanto è brava in questo suo disegnare le ansie e le voglie della “signorina Ida”, con il suo tempo squallido, nella sua casa cupa e “signorile”, in cui vive le ore del desiderio e della sconfitta che trasforma in eroismi assassini, perfetti meccanismi deliranti nel via vai di presenze, vere o finte che siano, capaci di popolare le notti inquiete di un (ennesimo?) fine settimana assassino. […] Francesco Ghisu ha disegnato una scena opprimente e colma di povero arredo presuntuoso cui le luci di Marco Laudando danno profonde cupezze improvvise o desiderio di povera allegria, Lucia Mariani i costumi di un lusso a buon mercato. Solitudine e squallore.”

IL GIORNALE Enrico Groppali – 21 Ottobre 2013
“Grazie a una regia attenta ed ispirata come poche allo svariare delle atmosfere, la prorompente fisicità tra onirica e ironica di un interprete suadente come Forges Davanzati che ben si sposa all’adolescente ansia nevrotica di Brenno Placido, si colloca la grande prova di Margherita Di Rauso. Che piega la propria tecnica superlativa portata a livello di creatività assoluta per conferire allo specchio oscuro di un eros maledetto a priori dalla morbosa sudditanza al corpo tutto il sapore perverso di un’analisi freudiana. Uno spettacolo da vedere e rivedere, che è il caso di non trascurare nella programmazione italiana.”